Correva l’anno 1046. Enrico III, imperatore del Sacro Romano Impero, in viaggio verso Roma per l’incoronazione, fece tappa a Piacenza.
Da qui fece richiesta al padre di Matilde di Canossa, di ricevere in dono “di quell’aceto che gli era stato lodato e che si faceva nella rocca di Canossa”. Fu così che grazie a questo regalo, la fama del prezioso condimento si espanse per tutte le contee, fino alle tavola dei duchi D’Este e del duca di Ferrara, e da qui su tutta l’aristocrazia europea, per non essere più abbandonata, e per arrivare ai giorni nostri con lo stesso sapore e fascino di allora.